Tenute Sajni Fasanotti

ISERA

Una gemma enologica da sempre presente alle corti imperiali.
Il panorama che si offerse agli occhi di Goethe in occasione del suo viaggio in Italia non era molto dissimile da quello che si presenta oggi. Una valle ampia e ubertosa occupata da filari di vite sia lungo il corso dell’Adige che sulle colline limitrofe, disegnate da terrazzi di diverse dimensioni, sostenuti da muri nei quali sono riconoscibili le matrici calcaree e basaltiche che hanno originato i suoli viticoli. Rimase colpito dai muri che circondano i vigneti delle proprietà nobiliari, per evitare i furti, e dal colore bianco che ricopre le foglie, una specie di calce che rende sgradevole il sapore dell’uva, a protezione ulteriore dai ladri. Si trattava di Marzemino, il vitigno più diffuso nei broli, che veniva lasciato sulla pianta per un leggero appassimento, particolarmente gradito come uva da mensa.

I VITIGNI NELLA STORIA

L’area vitivinicola di Isera

LE TENUTE SAJNI FASANOTTI

È stato un colpo di fulmine